La cucina romana è famosa per l’uso sapiente del “quinto quarto”, conosciuto anche come frattaglie, ingredienti poveri trasformati in piatti ricchi di gusto. Dai saltimbocca alla trippa alla romana, fino alla leggendaria pajata, le ricette con le frattaglie raccontano una tradizione fatta di recupero e sapori decisi. Ma c’è un’altra specialità meno conosciuta che merita attenzione: le polpette di lingua di vitello, un piatto raro e squisito che potrai trovare a marzo 2025, il lunedì, il martedì e il mercoledì da Pistamentuccia.
Cosa sono le frattaglie? Un tesoro della cucina romana
Le frattaglie sono sempre state protagoniste della cucina romana, un tempo considerate ingredienti di recupero per le classi popolari e oggi riscoperte nella gastronomia moderna. Dai macellai del Testaccio alle trattorie storiche, questi tagli venivano valorizzati per la loro intensità di sapore e il loro alto valore nutritivo. Oggi, chef e appassionati di cucina ne stanno riscoprendo il potenziale, proponendo ricette con le frattaglie che combinano tradizione e innovazione.
Ma cosa sono le frattaglie? Si tratta di tutte le parti meno nobili degli animali macellati: fegato, cuore, rognoni, cervella e, ovviamente, la lingua di vitello. Se un tempo erano considerate ingredienti di seconda scelta, oggi sono rivalutate grazie alla loro intensità di sapore e alla loro versatilità in cucina. Le ricette con le frattaglie spaziano dai grandi classici, come la coratella con i carciofi, fino a preparazioni più moderne, dove questi ingredienti vengono rielaborati in chiave gourmet.
Le polpette: un viaggio dal Medio Oriente alla cucina moderna
Le polpette hanno una storia lunghissima che attraversa culture e secoli. In origine, erano conosciute in Persia con il nome di koofteh, che significa “carne pestata“. Da lì, la ricetta si è diffusa in tutto il mondo, assumendo nomi diversi: a Milano, per esempio, vengono chiamate mondeghili, mentre nel Sud Italia spesso si trovano nella versione di polpette di carne al sugo. Oggi, preparare una ricetta per polpette significa sperimentare un’infinità di varianti, dalla carne al pesce, fino alle versioni vegetariane.
Polpette di lingua: un piatto raro e da non perdere
Nella loro versione romana più autentica, le polpette vengono realizzate con la lingua di vitello, una delle frattaglie più usate per i secondi della tradizione. Le polpette di lingua di vitello sono una specialità quasi dimenticata, perfetta per chi vuole assaporare i veri sapori della cucina romana. Ma come si preparano le polpette? La lingua viene prima lessata fino a diventare tenera, poi tritata finemente e mescolata con formaggio, erbe aromatiche e pangrattato. Il risultato? Delle polpette succulente e dal gusto sorprendente.
Se vuoi scoprire e gustare questo piatto nella sua versione originale, hai un’occasione unica: solo a marzo, i primi tre giorni della settimana, da Pistamentuccia te le serviamo belle calde e croccanti, pronte per farti riscoprire questo gioiello della tradizione. E pe’ nun fassete manca’ gnente, ce poi pure abbina’ ‘n pesto de basilico fatto da noi, che je dà ‘n tocco de freschezza.
Il gusto della tradizione romana… anche a Bologna!
Se ami la cucina romana e vuoi provare qualcosa di speciale, lasciati tentare dalle polpette di lingua e dalle altre ricette con la lingua di vitello. Un viaggio nei sapori intensi e autentici della gastronomia romana ti aspetta: passa da Pistamentuccia in centro a Bologna e assapora la vera tradizione!